Home > Notizie e informazioni > Ingenti danni alle aree forestali italiane

Ingenti danni alle aree forestali italiane

Ingenti danni alle aree forestali italiane

Editor AffariLegno - WoodBusinessPortal.com, 4 novembre 2018



Il forte vento di scirocco, che ha colpito il 30 ottobre tutta l`Italia del Nord con raffiche stimate intorno ai 140 km orari, ha provocato ingenti danni alle aree forestali italiane, percepiti tuttavia in maniera minore rispetto ai danni alle alberature cittadine. I numeri però sono impietosi: in un giorno sono stati abbattuti tanti alberi quanti se ne abbattono in tutta Italia in un anno di attività selvicolturale, per una quantità di circa otto milioni di metri cubi di legno. E ci vorranno 100 anni per rimediare al danno.

Il solo Trentino (Val di Fiemme, Val di Fassa) ne ha persi 1,5 milioni, quantità di poco inferiori in Alto Adige; stessa situazione in Veneto (Altopiano di Asiago, Feltrino, Agordino, Comelico) e in Friuli Venezia Giulia (Carnia, Dolomiti Friulane, Cansiglio). Soprattutto abeti rossi, ma anche abeti bianchi e faggi, a seconda delle zone; e centinaia di chilometri di strade forestali da risistemare.

Quasi tutte sono aree gestite in maniera sostenibile secondo gli standard internazionali del Pefc, organizzazione non governativa che rappresenta la certificazione di gestione sostenibile delle foreste e della filiera dei prodotti forestali; quindi la causa di questa situazione non è sicuramente attribuibile all`abbandono.

"La situazione è gravissima, sia dal punto di vista economico, che ambientale e sociale: ci vorranno 100 anni per far sì che la situazione torni in equilibrio - commenta Antonio Brunori, segretario generale di Pefc Italia - Ambientalmente abbiamo intere aree montane che nei prossimi periodi non avranno più una copertura vegetazionale a proteggere i versanti dalle piogge e dalla corrivazione rapida delle acque superficiali".

Inoltre, "se non si provvederà rapidamente all`esbosco del legname - continua Brunori - la grande quantità di biomassa legnosa provocherà il pullulare del bostrico tipografo (nome scientifico Ips typographus), un piccolo coleottero di mezzo centimetro che colpisce in particolare gli abeti rossi e già considerato il flagello delle foreste europee".

Parliamo di zone boschive che rappresentavano rifugio di animali e uccelli, oltre che aree di importantissima rilevanza paesaggistica. Proprio questa devastazione avrà conseguenze anche per il turismo, che vede nei boschi la principale attrazione estiva per migliaia di turisti ed escursionisti delle aree interne montane.


Fonte: http://www.adnkronos.com



p_0Ingenti danni alle aree forestali italiane