Editor AffariLegno - WoodBusinessPortal.com, 29 Agosto 2025
L`impegno dell`Italia nella gestione sostenibile delle foreste è evidente attraverso l`ampia adozione di schemi di certificazione forestale. Queste certificazioni non solo garantiscono pratiche di gestione responsabili, ma aumentano anche la credibilità e l`accessibilità dei prodotti in legno italiani nei mercati nazionali e internazionali.
A settembre 2018, l`Italia ha registrato progressi significativi nella certificazione forestale:
- Certificazione PEFC: Circa 808.991,64 ettari distribuiti in 11 regioni, pari al 6,6% della superficie forestale italiana, sono certificati dal Programme for the Endorsement of Forest Certification (PEFC). Questa certificazione copre diverse tipologie di foreste, tra cui quelle gestite dall`Unione Agricoltori–BauernBund di Bolzano, che amministra 320.000 ettari di foreste alpine – la più grande superficie certificata di questo tipo in Europa.
- Certificazione della catena di custodia: Oltre 1.080 aziende italiane, attive in settori come arredamento, imballaggi, parquet, carta, edilizia, falegnameria, editoria, giocattoli e prodotti forestali non legnosi, hanno ottenuto la certificazione PEFC per la catena di custodia, garantendo la tracciabilità e la sostenibilità lungo l`intera filiera di approvvigionamento.
Diverse regioni italiane si sono distinte per la certificazione delle loro foreste:
- Trentino: Il Consorzio dei Comuni Trentini ha ottenuto la certificazione regionale nel dicembre 2005, rappresentando 286.000 ettari di foreste produttive gestite da oltre 310 proprietari pubblici e privati.
- Friuli-Venezia Giulia: L`Associazione Regionale PEFC ha certificato 67.348 ettari nel luglio 2004, coinvolgendo 38 proprietari forestali.
- Toscana, Umbria e Lazio: Tra le certificazioni più rilevanti troviamo la Magnifica Comunità di Fiemme, il più grande produttore di legname in Italia, con una produzione annuale di 50.000 metri cubi, pari a un decimo della produzione totale del Trentino.
L`adozione della certificazione forestale ha portato numerosi benefici all`industria del legno in Italia:
- Accesso ai mercati internazionali: I prodotti certificati rispettano gli standard globali di sostenibilità, facilitando l`ingresso nei mercati che danno priorità alla responsabilità ambientale.
- Fiducia dei consumatori: La certificazione garantisce una provenienza sostenibile, rafforzando la reputazione dei brand e consentendo potenziali margini di prezzo più elevati.
- Conformità alle normative: Le certificazioni aiutano le aziende italiane a rispettare normative stringenti, come il Regolamento Europeo sulla Deforestazione (EUDR), che impone la prova che i prodotti non abbiano contribuito alla deforestazione dopo il 2020. La non conformità può comportare l`esclusione dal mercato e sanzioni fino al 4% del fatturato annuo.
L`enfasi globale sulla sostenibilità continuerà a influenzare il settore del legno in Italia:
- Integrazione tecnologica: L`adozione di tecnologie avanzate, tra cui l`intelligenza artificiale e i dati satellitari, migliorerà la trasparenza della catena di approvvigionamento, garantendo la conformità alle normative sulla deforestazione e rafforzando la posizione dell`Italia nel mercato globale.
- Adattamento delle politiche: I continui dialoghi tra paesi, aziende e funzionari commerciali potrebbero portare a modifiche delle normative come l`EUDR, bilanciando gli obiettivi ambientali con le considerazioni economiche.
L`approccio proattivo dell`Italia alla certificazione forestale dimostra il suo impegno nella gestione sostenibile delle risorse. Per i professionisti del settore del legno che cercano informazioni dettagliate sulle tendenze di mercato, i prezzi, le importazioni e le esportazioni, WoodBusinessPortal.com rappresenta una risorsa preziosa, offrendo dati aggiornati e rilevanti per il settore.
Fonti:
1. it.wikipedia.org
2. reuters.com
3. apnews.com